La stampa a caldo

Una delle tecnologie che intercosmografica applica ormai da decenni, è la tecnologia legata alla stampa a caldo.
la stampa a caldo ci permette di nobilitare i nostri prodotti con lamine lucide, opache e olografiche impresse a caldo; andiamo a scoprire qualche dettagli riguardante questa antica tecnica di stampa utilizzata e apprezzata ancora oggi.


Che cos'è la stampa a caldo
La stampa a caldo venne ideata nel 1892 da Ernest Oeser.
Il sistema di stampa a caldo è compopsto da nastri in bobina ed è un processo rilievografico, nel quale il trasferimento dell'elemento di contrasto è ottenuto con l'effetto combinato di pressione e di calore.


La stampa a caldo  è un processo di stampa che trasferisce pellicole sia metallizzate che neutre, su oggetti con superfici regolari e di composizione varia; La stampa a caldo è applicabile su tutte le superifci piane, tonde, ellittiche ecc.
Su plastica ma anche su vetro; dalle forme più regolari a quelle più complesse 

Il concetto che sta alla base della stampa a caldo è semplice, il processo è ottenuto attraverso un’incisione / cliché che viene fissata sulla platina, e poi riscaldata.

Il foil viene interposto tra il supporto da stampare e l’incisione / cliché; quando quest’ultima pressa contro il foglio, il calore distacca lo strato colorante del foil che va ad applicarsi sul foglio stesso. 
Tale tecnica (se non espressamente specificato, si sottintende sempre la stampa a caldo in piano) non produce il rilievo dell’immagine di per sé, a meno che non vengano utilizzate incisioni particolari per produrre, in combinazione, anche il rilievo.
La stampa a caldo è l’unico processo di stampa capace di apportare brillantezza ed effetti metallici, che non perdono mai la loro lucentezza; sia su carta, che su cartone e perfino su plastica ed altri supporti.

Ma i foil non si limitano a dare finiture metalliche, come l’oro, l’argento o simili, ma sono disponibili anche in una ampia varietà di colori ed effetti quali il marmo, la pelle, le venature di legno, il perlescenza, i motivi ripetuti, gli ologrammi, i pigmenti e le tinte tenui, con finiture sia opache che lucide.
Il reale vantaggio dellaa stampa a caldo il foil è applicato a una superficie attraverso l’impiego combinato di pressione e temperatura. 

Il nastro o Foil
Il nastro sul quale è situato l'elemento di contrasto termotrasferibile è interposto tra la forma e il supporto. 
Questo foil e composto da più strati.

IL film viene posizionato tra una superficie riscaldata a 100 - 170°C (clichè) e il componente sul quale deve essere stampata la decorazione.
Quando il clichè caldo entra in contatto con il film e lo comprime sulla superficie del componente da stampare, lo strato di rilascio in cera fonde, la patina colorata si distacca dallo strato portante e si trasferisce sul materiale sottostante, incollandosi grazie allo strato adesivo.

Il trasferimento della patina avviene solo dove il clichè tocca direttamente il film: di conseguenza, con questa tecnica si possono realizzare anche disegni complessi, loghi e scritte, incidendo il clichè in modo da lasciare solamente la decorazione in rilievo.

L'utilizzo del film in sostituzione dell'inchiostro permette di manipolare i componenti subito dopo la stampa, senza il rischio di sbavature: il risultato è un guadagno temporale notevole.


 

immagine-foil-a-caldo-300-dpi.jpg



Il processo 
Il passaggio più critico e rilevante è l’adesione. 
per ottenere risultati di qualità il foil deve ancorarsi saldamente al supporto così come inchiostri e rivestimento devono aderire al foil.
Spesso le cere e i siliconi impiegati nelle formulazioni dei release liner, degli inchiostri e dei coating, creano problemi di adesione. 
Per questo, nel caso in cui si debba procedere con la stampa a caldo gli esperti raccomandano l’applicazione preventiva di un fondo (primer).
Se si utilizzano foil argentati od olografici stampati, è meglio accertarsi che essi siano sovrastampabili con inchiostri sia a base acqua sia UV. 

Le diverse problematiche legate alla stampa a caldo possono oggi essere efficacemente superate grazie ai progressi tecnologici e ponendo altresì attenzione a condurre specifici test e fruttuosi confronti con i fornitori di macchine, foil e inchiostri. 
In particolare il miglioramento di foil e inchiostri ha permesso non solo il raggiungimento di elevate velocità ma anche la realizzazione della stampa a caldo in linea.
 
1. Il supporto, normalmente un film di poliestere.
2. Lo strato di separazione, costituito da uno strato di cera trasparente che, sciolta dal calore, permette il distacco del colore dal supporto e il suo trasferimento.
3. Lo strato coloratocostituito da pigmenti o da sottilissime lamine metalliche di bronzo (oro) o di alluminio(argento).
4. Lo strato adesivo, composto da una sostanza che, per effetto della pressione e del calore, fonde e fa aderire il colore o il metallo sul supporto di stampa. 


 

a.jpg



La composizione chimica dell'adesivo è varia, perché deve essere adatta al tipo di materiale su cui si stampa.
Tutti questi strati, a parte il supporto, formano uno spessore di soli 1-2 micron o millesimi di millimetro.
stampi e controstampi
L’incisione in metallo deve essere fatta con grande accuratezza.
Essa infatti, insieme alla pressione e alla temperatura, è determinante per la qualità del rilievo da ottenere.

È bene evidenziare la differenza fra l’incisione per rilievo a secco (lavorazione a freddo), e quella per stampa a caldo e in rilievo con un solo ciclo di lavorazione.
I punzoni per rilievo a secco, infatti, sono costituiti da un blocco di metallo spesso 3 o 7 mm., dal quale si ricava il negativo del soggetto da goffrare.
Le incisioni per stampa a caldo e rilievo in contemporanea, invece, richiedono una rifinitura dei bordi assai più sofisticata. I contorni del motivo debbono essere liberati, in modo che il piano al di fuori dei contorni sia sensibilmente più profondo rispetto a quello che si trova all’interno degli stessi. Liberando i motivi da stampare, si ottengono bordi taglienti, la cui accurata lavorazione è determinante per la qualità dell’impronta di taglio.

Un’accurata lavorazione di questa impronta è premessa essenziale per produrre punzoni ottimali atti alla goffratura e, conseguentemente, essenziale anche per l’elevata qualità della stampa in rilievo del foglio a caldo.

La forma di stampa
La forma di stampa può essere di zinco o di bronzo, in funzione della durezza del materiale sul quale si deve stampare.
La foma è fissata su un piano metallico, riscaldato da resistenze elettriche. 
Le forme devono avere i grafismi con un buon rilievo con i bordi il più possibile perpendicolari, altrimenti la stampa sarà indecisa e poco nitida, perché in parte stampano anche bordi dei grafismi.


Le macchine da stampa
Le macchine da stampa sono del tipo a plantina.
A ogni stampata il nastro avanza automaticamente della lunghezza necessaria a permettere la stampa successiva. 
I nastri disponibili in diverse larghezze e in una vasta gamma di colori.

Cosa occorre sapere
Esistono altri fattori che è opportuno considerare prima di iniziare la stampa a caldo.
La sua natura intrinsecacausa un certo grado di diffusione del foil e può determinare imprecisione nella duplicazione dell’immagine impressa nello stampo. 

La superficie derllo stampo dovrebbe pertanto essere liscia e piatta per evitare aggiustamenti durante le fasi di prestampa. 
È quindi opportuno scegliere con oculatezza la tecnologia di incisione dello stampo.
Per la corretta applicazione del foil è di estrema importanza il controllo esercitato sul funzionamento del sistema di riscaldamento.
Di norma si utilizzano due sistemi: elettrico oppure a olio.
Il sistema a olio può a sua volta funzionare per via umida, con l’olio che fluisce in cavità perforate del cilindro, oppure a secco, con l’olio che non entra in contatto con il cilindro ed è riscaldato elettricamente.
Sebbene il riscaldamento elettrico non sia così veloce come il sistema a olio, entrambi i sistemi consentono il raggiungimento di elevate velocità di processo. 

Vale la pena sottolineare che gli utilizzatori sembrano propendere per il riscaldamento elettrico, anche perché più flessibile nell’adeguarsi a eventuali cambiamenti durante la tiratura. 
In ogni caso il sistema a olio rimane la soluzione ideale per certi tipi di stampa e, comunque, dove siano necessarie elevate temperature.

La manutenzione degli stampi costituisce un altro punto dolente. Si tratta infatti di un’operazione spesso trascurata e sottovalutata nonostante richieda solo l’impiego di una pietra super-fine per assicurare una pulizia perfetta. 
Una volta al mese è opportuno verificare che il cilindro della stampa a caldo continui a ruotare al valore impostato originariamente. 
È altresì importante mantenere la macchina da stampa pulita dal momento che la stampa a caldo induce la formazione di polvere.


 

stampa-a-caldo-idee-incise-napoli1-big.jpg


Contattaci subito per avere informazioni o per chiederci un preventivo gratuito riguardante i tuoi prodotti stampati e di comunicazione.

 
 

Vuoi maggiori informazioni? Contattaci subito!